
Valutazioni e interventi nell'ambito del comportamento alimentare e dell'immagine corporea
"Vogliamo essere amati.
In mancanza di ciò, ammirati
in mancanza di ciò, temuti
in mancanza di ciò, odiati e disprezzati.
Vogliamo suscitare negli altri qualche sorta di emozione.
L’anima trema davanti al vuoto
e ha bisogno di un contatto a ogni costo."
(Hjalmar Soderberg)
A chi è rivolto
A coloro che vivono un intenso malessere causato dal rapporto con la propria fisicità e/o presentano un rapporto disregolato con il cibo, ad esempio seguendo un regime dietetico eccessivamente restrittivo/selettivo oppure vivendo momenti di perdita di controllo durante l'assunzione di cibo, a cui può seguire un profondo senso di disagio ed eventuali condotte di compensazione (vomito, uso di lassativi/diuretici, digiuni).
Come si svolge
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Lo psicologo procede inizialmente con una fase di valutazione durante la quale, nel corso di 4-5 incontri, raccoglie le informazioni necessarie per inquadrare la situazione e l'entità della problematica. Per fare questo può avvalersi di alcuni strumenti quali il colloquio clinico, la somministrazione di test e questionari che indagano le aree del comportamento alimentare, ma anche il funzionamento della persona a più ampio spettro.
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Una volta che la problematica è stata circoscritta e definita più chiaramente, se indicato, si può procedere ad intraprendere un vero e proprio percorso psicoterapeutico.
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E' importante considerare che il trattamento di un disturbo di tipo alimentare per poter essere efficace è auspicabile che faccia riferimento al lavoro coordinato di più professionisti (ad es. medici nutrizionisti, dietisti, ecc).
Finalità
L'obiettivo di questo tipo di intervento è quello di recuperare un rapporto più equilibrato e consapevole con il cibo e il proprio corpo, tenendo sempre conto della valenza relazionale che l'atto di alimentarsi possiede, riprendendo maggiormente contatto con alcuni segnali fisiologici quali il senso di fame e sazietà.